Sai perché il modello Sport+Coworking è super valido? Ce lo spiega l’atleta Matteo Liguori nel suo lavoro di tesi! 💪

sport coworking

Parliamo spesso di benessere lavorativo e di come qui al Palavillage sia possibile coniugare Sport+Coworking.

Per approfondire questo argomento abbiamo fatto quattro chiacchiere con Matteo Liguori, atleta laureato in Scienze Motorie che – nella sua tesi – ha preso in esame tanti aspetti in cui Palavillage è centrale: lo sport ma anche il benessere psico-fisico, le tendenze evolutive dei luoghi di lavoro e le tante nuove possibilità offerte dal Coworking.

Buongiorno Matteo, vuoi presentarti, in relazione ai tuoi studi e alla tua tesi?

Ciao, sono Matteo Liguori, appena laureato in scienze delle attività motorie e sportive all’università degli studi di Torino. Ho prodotto, come tesi di laurea, un elaborato volto alla ricerca di relazioni fra il mondo del lavoro e quello del wellness con particolare attenzione alle modalità di implementazione di questi due fattori.

Cosa ti ha spinto a studiare il rapporto tra luoghi di lavoro e benessere?

Sono un atleta del massimo campionato di rugby italiano, in forza al Cus Torino, e questa duplice versione di me stesso, atleta per lo sport che amo ma contemporaneamente lavoratore per lo stesso, mi ha fatto osservare il mondo dello sport come se fosse un mondo lavorativo a tutti gli effetti. Partecipare a sedute di allenamento quotidiane è ormai entrato nella mia routine di vita.

Ciò che mi allarma di questa società, a noi contemporanea, è l’incapacità del mondo lavorativo, pensando soprattutto ai liberi professionisti, di dare il giusto spazio al wellness, riducendo così la salute ed il benessere di una grande fetta della popolazione.

È analizzando la mia situazione sportiva che mi è venuta l’idea, guidata e condotta dal mio relatore, il prof. Bianchini, e dal mio correlatore, il prof. Capello, di ricercare il mio modo di vivere lo sport come un lavoro nella quotidianità di una vita di un lavoratore ordinario, ricercando modelli virtuosi che implementino il mondo lavorativo a quello sportivo o a quello del wellness.

In che modo hai conosciuto Palavillage? In particolare come valuti l’iniziativa di Coworking nell’ambito di questa struttura?

Il Palavillage mi è stato presentato come un luogo da studiare in relazione al mio argomento di tesi. In particolare, nel mio elaborato si tentava di dimostrare che l’innovativo sistema di implementazione del mondo lavorativo e di wellness che sussiste al Palavillage è più funzionale ed efficiente rispetto ad altri presi in analisi, come ad esempio un ormai antiquato modello di CRAL di una fabbrica.

Il Coworking del Palavillage risulta essere dinamico e ben accettato dai suoi fruitori, basti vedere che tutti gli spazi disponibili sono sold-out.

A tuo giudizio. il modello Sport+Coworking può avere una sua validità?

In seguito all’analisi del mio elaborato si può affermare che il Palavillage mette in atto un importante lavoro di promozione del wellness per quelle classi di lavoratori che, solitamente, tendono ad essere le più sedentarie, come i liberi professionisti o i lavoratori Co.Co.Co.

La possibilità infatti che questa struttura offre ai suoi collaboratori è nettamente vantaggiosa in termini di tempo, sia per i liberi professionisti che per i co.co.co che possono dedicare il poco tempo libero, come per esempio il tempo che può intercorrere fra un appuntamento e l’altro, interamente alla cura del wellness, senza perdere minuti preziosi nel raggiungimento di strutture terze, sia per i lavoratori dipendenti che possono sfruttare al meglio il poco tempo della pausa pranzo, oppure ottimizzare l’orario di lavoro, anticipando l’ingresso o posticipando l’uscita.

Analizzando i dati, in conclusione, si può osservare come il Palavillage aumenti il grado di appagamento dei dipendenti e dei coworkers, i quali ritengono l’azienda più attrattiva e tendono ad abbattere il tasso di sedentarietà risultando ben sotto la media italiana.

Nell’analisi dei dati è emerso inoltre che il vecchio sistema del dopolavoro di un CRAL preso in esame, è purtroppo antiquato e non riesce con i propri mezzi a restare al passo con la moltitudine di proposte che è tenuto a fare, essendo un dopolavoro non per forza legato alla cultura del wellness; mentre aziende come il Palavillage sono veri apripista verso la consapevolizzazione delle aziende nella gestione dei sottoposti, non solo come unità operative ma come persone umane con bisogni utili al raggiungimento del benessere fisico e mentale.

È dunque chiaro che per poter parlare di una vera transizione verso il mondo del wellness integrato a quello lavorativo è necessario compiere ancora molto lavoro e puntare verso la formazione dei dipendenti e delle aziende che, ancora, non credono in questo tipo di iniziative, ma altresì esistono poli virtuosi come il Palavillage dove si può certamente prendere spunto su come implementare la vita lavorativa alla salute di un individuo.

La cosa che ti è piaciuta di più del progetto Coworking + Sport al Palavillage?

La cosa che più mi ha impressionato all’interno del progetto “Palavillage” è stata sicuramente come i coworkers siano stati in grado di modificare i loro impegni giornalieri lavorativi in funzione di voler fare del wellness.

È un fatto che solitamente i liberi professionisti trascurano, mentre all’interno della struttura Coworking + Sport diventa tema centrale. Qui infatti i collaboratori prenotano il loro spazio wellness negli spazi liberi in agenda, ottimizzando il tempo a loro disposizione e scardinando completamente il concetto di lavoro da ufficio in orari canonici 8-17, andando così a creare un sistema wellness fatto ad hoc per i liberi professionisti.

Grazie Matteo per la tua disponibilità!

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